sabato 30 aprile 2016

No alla televisione in monastero!

L'utilizzo del televisore nei conventi è un devastante mezzo di rilassamento degli ordini religiosi. Se fosse usato raramente e solo per per vedere qualche film edificante o qualche documentario istruttivo, il suo uso sarebbe accettabile. Ma in certi luoghi la TV viene utilizzata in modo frequente e sconveniente, diventando il cancro delle comunità religiose. Vedendo certe trasmissioni televisive si rischia davvero di dissipare lo spirito di fervore, mortificazione, devozione e penitenza. Spesso i film raccontano storie di intrighi, ricatti, vendette, passioni, corteggiamenti, tradimenti, e tutto ciò che c'è di peggio nel mondo. Per non parlare di quei programmi che mostrano donne svestite spudoratamente. Queste cose non sono edificanti, e finiscono inevitabilmente per rilassare lo spirito religioso.

Purtroppo, se uno fa notare ai consacrati rilassati che sarebbe meglio spegnere la televisione, rischia di venire accusato di essere una persona troppo intransigente. Fortunatamente negli ordini religiosi di stretta osservanza i televisori non ci sono, o se ci sono, vengono utilizzati rarissimamente e con molta prudenza. In questi luoghi di preghiera, per tenersi informati su quel che accade nel mondo leggono giornali e riviste cattoliche.

Dovremmo pregare Santa Teresa di Lisieux affinché interceda per quei poveri religiosi che vivono in maniera rilassata la propria vocazione.

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