Diceva S. Agostino che vale più una sola lacrima sparsa meditando sulla Passione di Cristo, che un pellegrinaggio sino a Gerusalemme ed un anno di digiuno a pane ed acqua. Sì, il nostro amante Salvatore ha patito tanto affinché vi pensassimo, poiché pensandovi non è possibile non infiammarsi del divino amore. Gesù da pochi è amato, perché pochi sono quelli che considerano le pene che ha patito per noi; ma chi le considera spesso, non può vivere senza Gesù. Si sentirà talmente stringere dal suo amore che non gli sarà possibile resistere a non amare un Dio così innamorato che tanto ha patito per farsi amare. S. Francesco piangeva nel meditare le sofferenze di Gesù Cristo. Una volta mentre lacrimava gli venne chiesto che problema avesse, egli rispose che piangeva per i dolori e gli affronti dati al Signore e si dispiaceva nel vedere gli uomini ingrati che non l'amano e non lo pensano.
Questo brano che avete appena letto è tratto dal libro "Meditazioni sulla Passione di Gesù Cristo", scritto da S. Alfonso Maria de Liguori nel 1751 e da me tradotto in italiano corrente per la casa editrice cattolica "Fede & Cultura" di Verona. E' possibile acquistare il libro ordinandolo presso qualsiasi libreria (meglio ancora se è una libreria cattolica), al modico prezzo di 6 euro.
Coloro che hanno difficoltà a recarsi in libreria, possono ottenere il libro richiedendolo direttamente a me, scrivendomi all'indirizzo di posta elettronica cordialiter@gmail.com
Per avere un'idea della profondità delle meditazioni contenute nel libro, potete scaricare e ascoltare le registrazioni mp3 della lettura di alcuni capitoli, cliccando qui. Oppure, se preferite, potete scaricare la versione video cliccando qui.
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