giovedì 28 marzo 2019

Salvare le anime

Riporto alcuni brani di una lettera che Santa Teresa di Lisieux scrisse nel marzo del 1888 a Madre Agnese di Gesù (sua sorella Paolina).


Mia cara Paolinetta,
                                   […] una goccia di fiele si mescola sempre alle nostre gioie, ma m'accorgo pure che le prove ci aiutano molto a staccarci dalla terra. Ci fanno guardare più in alto, al di là di questo mondo. Quaggiù nulla ci può soddisfare. Non si può gustare un po' di riposo fuorché nell'essere pronti a fare la volontà di Dio.

[…] Credimi, Paolina, quando Gesù mi avrà deposto sulla riva del Carmelo, voglio donarmi tutt'intera a lui, non voglio vivere che per lui. Oh! no, i suoi colpi non mi faranno paura perché, anche quando le sofferenze sono più amare, si sente sempre che è la sua dolce mano che colpisce. L'ho sperimentato bene a Roma nel momento in cui tutto mi avrebbe fatto credere che la terra fosse lì lì per sparire sotto i miei piedi.

Non bramo che una cosa quando sarò al Carmelo, di soffrire sempre per Gesù. La vita passa così presto che veramente vale di più avere una corona bellissima e un po' di patire, che averne una ordinaria, senza patire. Che cos'è una piccola sofferenza sopportata con gioia, quando penso che per tutta l'eternità si potrà amare più perfettamente il buon Dio! Inoltre, soffrendo, si possono salvare le anime. Ah! Paolina, quanto sarei felice se al momento della mia morte potessi avere un'anima da offrire a Gesù! Sarebbe un'anima di più strappata al fuoco dell'inferno per benedire Dio tutta l'eternità…

Mia cara sorellina, vedo che non ti ho parlato ancora della tua lettera, che pure m'ha procurato tanto piacere. Sono così felice, Paolina, che il buon Dio mi abbaia dato una sorella come te. Spero che tu pregherai per la tua figliolina, affinché corrisponda alle grazie che Gesù ama farle così generosamente. […] Celina ti abbraccia tanto. Questa povera sorellina ha male ad un piede e credo che non potrà recarsi ai vespri. Quasi tutti sono malati a casa dello zio. La vita è proprio piena di guai, e non è facile che il cuore ci s'attacchi.

Addio, Paolina Cara, mia confidente. Arrivederci al lunedì di Pasqua, ma soprattutto al 9 aprile! [data fissata per la sua entrata in monastero n.d.r.] Abbraccia per me nostra Madre.

Teresa

["Gli Scritti" di S. Teresa di Gesù Bambino, Edizioni OCD, traduzione a cura di Dante Giovannini].

mercoledì 27 marzo 2019

Meditazioni sullo Spirito Santo

Per scaricare gratuitamente le bellissime meditazioni di Sant'Alfonso Maria de Liguori sullo Spirito Santo nel formato audio mp3: http://mp3cristiani.altervista.org/Spirito_Santo/

martedì 26 marzo 2019

Pregare per la conversione dei preti cattivi

Riporto alcuni brani di una lettera che Santa Teresa di Lisieux scrisse il 14 luglio 1889 a sua sorella Celina.


Mia cara Celina,
                          La mia anima non t'abbandona. Soffre l'esilio insieme con te!… Oh! quanto costa vivere, restare su questa terra d'amarezza e d'angoscia… Ma domani… un'ora, e saremo in porto. Che felicità! Come sarà bello contemplare Gesù faccia a faccia per tutta l'eternità! Sempre, sempre più amore, sempre gioie più inebrianti... una felicità senza nubi...

[...] Amiamolo fino al punto da soffrire per lui tutto ciò che vorrà, anche le pene dell'anima, le aridità, le angosce, le freddezze apparenti. È veramente un grande amore l'amare Gesù senza sentire nessuna dolcezza. È un martirio... Ebbene! Moriamo martiri ! [...] Celina, nei brevi istanti che ci restano , non perdiamo il nostro tempo... salviamo le anime... le anime. «Esse si perdono come fiocchi di neve» e Gesù piange, e noi… noi pensiamo ai nostri dolori senza consolare il nostro Fidanzato! Celina mia, viviamo per le anime, siamo apostoli, salviamo soprattutto le anime dei sacerdoti, queste anime che dovrebbero essere più trasparenti del cristallo… Ahimè! quanti cattivi sacerdoti, quanti sacerdoti che non sono santi abbastanza! Preghiamo, soffriamo per loro e nel giorno finale Gesù ci mostrerà la sua riconoscenza. Noi gli porteremo in dono le anime!…

Celina, comprendi il grido del mio cuore? Insieme, sempre insieme,

Celina e Teresa del Bambino Gesù del Volto Santo


["Gli Scritti" di S. Teresa di Gesù Bambino, Edizioni OCD, traduzione a cura di Dante Giovannini].

domenica 10 febbraio 2019

Novena a Santa Teresa

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Le donne che sentono di avere la vocazione matrimoniale e vorrebbero trovare un fidanzato cristiano, possono leggere il seguente annuncio cliccando qui.


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Nel 2012 le suore del noviziato di Segni, recentemente hanno recitato una novena a Santa Teresa di Lisieux con lo scopo di ottenere numerose vocazioni religiose. A dir la verità hanno già tante vocazioni, ma ne vogliono ancora di più. Anche io spero possano raddoppiare il numero delle novizie e delle postulanti, le quali attualmente sono circa una novantina, provenienti da vari Paesi del mondo.

In effetti, più vocazioni ci sono, e meglio è. Quanto bene in più si potrebbe fare nel mondo se ci fossero più anime consacrate a Dio e all'apostolato! Basti pensare all'urgente bisogno di missionari da mandare nei Paesi dell'Africa e dell'Asia dove Cristo non è amato perché non è conosciuto. Ma anche in Italia c'è tanto lavoro apostolico da svolgere, poiché molte anime, pur essendo battezzate, vivono come se Dio non esistesse. Quindi è necessaria un'opera di rievangelizzazione.

Ma noi fedeli laici, cosa possiamo fare per aiutare le Servidoras a ottenere ancora più vocazioni? L'apostolato più efficace è la preghiera. Infatti la vocazione è una grazia concessa da Dio, e solo Lui può toccare il cuore di una persona e attrarla alla vita religiosa.

Mentre le Servidoras erano ancora impegnate nella recita della novena a Santa Teresina, abbondanti nevicate hanno imbiancato il paese di Segni, dove è sito il loro noviziato internazionale in cui accolgono le vocazioni provenienti dai Paesi europei. Anche se sotto la morsa del freddo, le Servidoras continuano a condurre regolarmente la vita comunitaria con gioia e carità fraterna.


mercoledì 5 aprile 2017

Vivere vicino a Gesù

Testimonianza di una ragazza.

Carissimo D., 
                          come già ti avevo scritto, durante le vacanze di Pasqua ho fatto la mia prima esperienza vocazionale dalle Serve del Signore e della Vergine di Matarà! Sono stata prima al Triduo nello studentato di Tuscania e poi due giorni a Segni (Roma n.d.r.). Quando sono partita scoppiavo dalla felicità... era tanto che desideravo trascorrere un periodo in convento e quando finalmente ho potuto, non mi sembrava vero. Da diversi mesi lo chiedevo ai miei genitori e alla fine abbiamo trovato l'accordo che mi avrebbero regalato il viaggio per i miei 18 anni, che ho compiuto il [...]. Non puoi immaginare quanto sia stata felice lì! Ho provato una gioia e una pace grandissime, che non avevo mai sperimentato prima di allora. Durante il Triduo per la prima volta ho potuto vivere in modo così profondo la preparazione alla Pasqua e mi ha aiutata molto a "riscoprire", in un certo senso, la Passione di Gesù con tutto quello che ha sofferto per noi e anche per me, per il semplice motivo che ci ama più di ogni altro indipendentemente dalla nostra piccolezza. Inoltre quando sono andata a Segni (sono stata lì due giorni prima di tornare a casa) abbiamo visitato il monastero delle Servidoras di Pontinia, siamo state con loro tutto il pomeriggio e abbiamo fatto l'Adorazione insieme. Sono stata felicissima di conoscerle e mi ha stupita molto la gioia che trasmettevano...tutto il contrario di quello che pensano le persone dall'esterno! 

Questi sono stati i giorni più belli della mia vita, non puoi immaginare nemmeno quanto sia stata felice... non mi sono pesati affatto, anzi sono volati in un momento e se non fossero finite le vacanze sarei rimasta molto di più ;) Non so come spiegarlo, ma lì mi sentivo "a casa", non sentivo il bisogno di qualcos'altro perché avevo tutto! Mi piaceva molto anche come trascorrevo le giornate, la Messa, il Rosario e tutti i momenti di preghiera mi hanno dato tanta forza e pace. Durante l'Adorazione era bellissimo poter essere tutta per Gesù, mi riempiva di gioia e la prima volta quasi mi sono commossa, tanto ero felice e sicura vicino a Lui. Avevo molte cose da dirGli...ma soprattutto Gli dicevo che Lo amo con tutta me stessa, che voglio amarLo sempre di più, consolarLo ed essere sempre accanto a Lui. Mi sono messa nelle Sue mani, perché faccia di me quello che desidera. Ovviamente ho pregato tanto anche per te e per tutti i lettori del blog:) 

La grazia più grande però è stata il fatto che mi sono davvero innamorata di Gesù: ho capito con certezza che Lui mi vuole come Sua sposa, non che prima non lo pensassi, ma ora è diverso, ne sono completamente sicura e non ho più alcun dubbio come spesso mi capitava prima. Non so come spiegarmi...è una cosa che sento dentro e sono sicura che questa è la Sua volontà, non sono mai stata tanto felice come quando l'ho compreso davvero e Gli ho detto il mio "sì". Anche ora non puoi immaginare come aumenti di giorno in giorno questa certezza e il desiderio di essere tutta Sua. Come ti dicevo, non ho più alcun dubbio e mi sento davvero felice al pensiero di donarmi tutta a Gesù e a Maria. Scusa il lungo sfogo...e se non mi sono espressa bene, sono cose che non so mai come dire perché sono troppo belle e grandi:) Quindi per ora mi fermo qui! 

In Gesù e Maria, 

(lettera firmata) 

sabato 1 aprile 2017

Partenza per un monastero di clausura

Pubblico anche qui la bella lettera che mi scrisse una lettrice del blog vocazionale prima di entrare in monastero...


Caro fratello in Cristo,
                                    [...] ho avuto modo di continuare a pregare, meditare e riflettere, e ho eletto il mio stato di vita, senza dubbio, in libertà e senza condizionamenti: vita religiosa di clausura, tra le monache [...], che ho conosciuto grazie al tuo blog. Quando mi hanno accolta nella foresteria, mi sono sentita subito a casa, ho provato una pace grande già dal primo momento, quando varcavo la soglia della loro porta...prima di conoscerle di persona sapevo che ANDAVO PER RESTARE! La Madre è davvero accogliente e comprensiva, mi ha saputa capire ed indirizzare subito: tra pochi giorni entrerò nel loro monastero per cominciare l'aspirantato! Mi pare un sogno...ma è realtà! Non è stato facile vincere le mie resistenze e quelle di chi avevo accanto, ma con l'aiuto della Madonna si può tutto! Ogni giorno ho letto il tuo blog: ogni post è davvero edificante, consola, tiene compagnia, sprona ad andare avanti, fa sentire che ciò che si vive, gioie e sofferenze della vocazione, le vivono pure altre persone, che esistono ancora ordini ferventi e di stretta osservanza, e c'è chi ancora brama di santificarsi in uno di questi... insomma, non mi sono sentita sola!

Davvero mi hanno fatto riflettere i consigli di S. Alfonso sullo stato di vita da eleggere: matrimonio o vita religiosa! Grazie per i tuoi consigli, [...], OGNI COSA DI QUESTE E' STATA FONDAMENTALE... come tanti piccoli tasselli, che pian piano andavano a formare un meraviglioso mosaico, e grazie per aver parlato nel tuo blog delle monache [...], che non conoscevo, e grazie per la tua preghiera silenziosa, ma fervente...che insieme a quella di altre persone ha ottenuto da Dio che la mia vita cambiasse radicalmente, mi ha dato grazia e forza per accettare la chiamata di Dio!

Prega per me e non ti scoraggiare davanti alle difficoltà, il tuo lavoro è prezioso, e Dio ti ripagherà per ogni sofferenza e solitudine che patisci ora! Tra poco e per il futuro, se Dio vuole, un'anima in più pregherà dalla clausura, per te e per i lettori del blog!

NEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA E NEL CASTISSIMO CUORE DI S. GIUSEPPE.

(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                   sono felicissimo della splendida notizia che mi hai dato! Devi essere enormemente grata a Gesù buono per il magnifico dono che ti ha fatto! Ti rendi conto? Diventerai sposa del Redentore Divino in uno dei migliori ordini religiosi presenti in Italia! Che grazia! Ah, se tutte le ragazze della tua età potessero capire queste cose, i monasteri di clausura di stretta osservanza verrebbero invasi da moltitudini di spose di Gesù Cristo!

Ti incoraggio a perseverare con tutte le tue forze! Il nemico del genere umano potrebbe tentare di insinuare nella tua mente che non sei fatta per la clausura, ma per la vita attiva. Non credergli, è una tipica trappola per far perdere la vocazione, come insegna S. Alfonso. Infatti il diavolo cerca di seminare dubbi e incertezze, poiché nel torbido pesca sempre qualche cosa. Quindi se una persona entra in un ordine contemplativo, lui insinua di passare in uno di vita attiva, e viceversa. Alcune persone sono cascate in questa trappola, sono uscite dal monastero e hanno fatto una pessima vita.

Quando i mondani sapranno che sei partita, diranno: “poveretta, è andata a rinchiudersi in un monastero di clausura”. Loro non sanno che grandi gioie si provano a vivere in monastero! In realtà il mondo non ha mai fatto felice nessuno, basti pensare alla vita triste e angustiata che fanno i potenti della terra, i quali, pur essendo immersi nelle ricchezze, non riescono a trovare la pace nel cuore. Solo Dio può consolare i nostri cuori e farli felici. Il Signore è stato particolarmente generoso con te, chiamandoti a santificarti in un monastero di clausura fervoroso e osservante.

Addio, carissima sorella in Cristo! Impegnati assai nella preghiera per la salvezza eterna delle anime e nella ricerca della perfezione cristiana per la maggior gloria di Dio! Arrivederci nella Patria Celeste!

Cordialiter

giovedì 30 marzo 2017

Fidanzamento cristiano

Penso che molti di coloro che sono devoti a Santa Teresa del Bambino Gesù siano devoti anche ai suoi genitori: San Luigi Martin e Santa Zelia Guerin, i quali vissero in maniera davvero cristiana la vita coniugale. Se Santa teresina non avesse avuto dei genitori così pii e devoti, difficilmente avrebbe avuto la buona educazione cristiana che ebbe, e quindi difficilmente sarebbe divenuta la grande santa che conosciamo. 



Insomma, se vogliamo cristianizzare la società è importante che nascano delle famiglie profondamente cristiane nelle quali procreare ed educare bene i figli, nella speranza che un giorno possano diventare dei futuri cittadini del Cielo. 



Il problema è che oggi molte donne fanno fatica a trovare dei fidanzati desiderosi di vivere la vita matrimoniale in maniera coerente col Vangelo, come la vissero i genitori di Santa Teresina. Queste donne vorrebbero sposarsi e diventare madri, ma non riescono a trovare buoni fidanzati con cui poter convolare a nozze. Ci vuole l'aiuto di Dio, ecco perché è importante recitare qualche preghiera per trovare un fidanzato.








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domenica 18 dicembre 2016

Vergogna nel confessare un peccato

Non bisogna avere paura e vergogna di confessare i peccati. Se uno ha timore di confessarsi, basta che ricorre alla Madonna e certamente verrà aiutato.

Sant'Alfonso Maria de Liguori narra che in Germania un uomo cadde in un peccato mortale, ma per vergogna non voleva confessarsi. Non riuscendo a sopportare il rimorso della coscienza, pensò di buttarsi nel fiume, ma poi si trattenne, e piangeva sperando inutilmente che Dio lo perdonasse senza confessione. Una notte mentre dormiva si sentì scuotere ad una spalla e una voce che gli disse: “Va, ti confessa”. Andò in chiesa, ma non ebbe coraggio di confessarsi. Un'altra notte intese la stessa voce. Tornò in chiesa, ma lì giunto disse che preferiva morire anziché confessare quel peccato. Ma prima di tornare a casa volle andare a raccomandarsi a Maria Santissima, la cui immagine stava nella stessa chiesa, ed appena si inginocchiò si sentì tutto mutato. S'alzò subito, chiamò il confessore e, piangendo dirottamente per la grazia ricevuta dalla Vergine, si confessò umilmente di quel peccato di cui si vergognava. Dopo disse che aveva sentito maggior gioia nel confessarsi che se avesse guadagnato tutto l'oro del mondo.

lunedì 12 dicembre 2016

Lettera d'amore

Una ragazza mi ha scritto una lettera piena d'amore per Gesù buono...

Caro Cordialiter,
                           come stai? Non so niente di te, a parte il carisma della tua anima che emerge dal blog, ma sento di avere un gran bisogno di amicizie spirituali. In questo mondo tecnologico e mirato al divertimento immediato, non è semplice trovare anime che vogliano anticipare il rapporto di amore spirituale del Paradiso già qui sulla terra. Per fortuna però, anche se rare, ci sono!

Come procede la tua Quaresima? Io sto cercando di viverla come meglio posso, impegnandomi nel correggere giorno dopo giorno i miei vizi, i miei errori e i difetti ai quali sono maggiormente incline. Tenterò di confessarmi una volta a settimana per rimanere più perfettamente nella grazia di Dio, rifiutando categoricamente di offenderLo volontariamente anche con il più piccolo gesto. In questi giorni, dopo un breve periodo di grave aridità spirituale, Gesù ha voluto portare nel mio cuore un vento di primavera che ha inebriato la mia anima, destandola dal dubbio e dal timore, irrorandola del Suo immenso amore. In certi momenti mi sembra di danzare tra le dolci note della Sua voce e vorrei trovarmi già in Paradiso a contemplarLo, ad adorarLo per l’eternità. Ma sono ancora qui sulla terra e allora mi chiedo come possa vivere nel modo migliore per farLo felice. Darei qualsiasi cosa per asciugare anche una sola lacrima dal Suo dolcissimo viso, per consolare la terribile sofferenza che gli uomini Gli infliggono con il peccato e con l’indifferenza. O quanto arde il mio cuore di questo desiderio! Quanto ancora, Gli chiedo, dovrò vedere quanto la gente ignora il Suo amore? Vedere quanto Lo ignorano subito dopo averLo ricevuto nella Santissima Eucaristia? È un pensiero che mi consuma il cuore: Lui vivo e vero, il Dio eterno e infinito, piccolo piccolo nell’Eucaristia perché ci ama troppo! Ogni giorno, prima di alzarmi dall’umiliazione delle mie ginocchia per andare a riceverLo, chiedo alla Madre Santissima di preparare il mio cuore, di fare spazio liberandolo dalle cose superflue, lasciando solo l’amore sincero che provo per Lui: non la parte egoistica che Lo cerca per interesse dell’anima, ma quella che ricerca solo il Suo piacere e la Sua consolazione. Così la dolce Mamma del Cielo lo trasforma in un caldo giaciglio in cui Lo ricevo. Non posso che riceverLo in ginocchio, ma avanzando verso l’altare penso che non sono degna neppure di raggiungerLo a testa bassa, ma piuttosto vorrei strisciare sulle ginocchia fino a Lui. Perché io sono il nulla che deve ricevere il tutto. E poi, una volta in me, esplodo d’amore. Sento tutta la Sua potenza invadermi, mentre Gli ripeto di nutrirsi del mio povero cuore, di insegnarmi ad amarLo. E sprofondo sempre più in Lui, mi perdo interamente in Lui e vorrei non dovermi mai più ritrovare! Per questo soffro tanto nel vedere le indifferenze degli uomini. Il nostro cuore è già fin troppo poco per ricambiare il Suo amore! In queste ultime settimane ho avuto nel cuore una consapevolezza: voglio essere Sua, ma temo che passerà ancora un po’ di tempo. Condivido quella che forse è una vocazione del Signore con una mia cara amica spirituale. Anche lei ha la vocazione nel cuore e le nostre strade camminano parallele. Condividiamo un passato turbolento, immerso nel peccato e nei travagli della vita. Ma siamo anche entrambe innamorate di Gesù. […] Non ho altro scopo se non quello di darmi interamente a Gesù, per sempre su questa terra e per l’eternità nel Paradiso. Ho preso la mano della Santissima Vergine e sono certa che Lei mi condurrà per la giusta via, facendomi bella per il Suo divin Figlio. […].

Un saluto fraterno in Gesù e Maria, sei nelle mie preghiere e che Dio ricolmi di benedizioni te e le tue buone opere!

(lettera firmata)

giovedì 8 dicembre 2016

Fidanzata di Gesù

Una gentilissima ragazzae "fidanzata" con Gesù, desidera ardentemente diventare Sua sposa...

Carissimo D.,
                       come stai? Io sono appena tornata dalla settimana ad [...], è stata bellissima. All'inizio avevo paura ma poi mi sono affidata al mio parroco e al Signore ed è andato tutto benissimo. Il momenti più bello è stato quando sono rimasta a pregare nella chiesa di ...], lì con il cuore aperto ho chiesto al Signore cosa vuole da me... forse la risposta non è arrivata palesemente ma nel mio cuore ho sentito il Suo abbraccio […]. Poi c'è stato il giorno del silenzio all'eremo [...] immerso nella natura [...] è una cosa fantastica riuscire a sentire la "voce" di Dio attraverso il suo magnifico capolavoro della natura... sono stata a contatto con tante persone in particolare ho incontrato tanti consacrati e consacrate e la cosa che mi colpiva di più di ognuno di loro non sono state tanto le parole che mi hanno detto ma la felicità l'amore la luce di Dio che emanavano i loro occhi!!

In un momento di adorazione parlando al nostro Signore Gli ho detto che sarei voluta tornare a casa e dire che Lui era il mio fidanzato, questo ancora non avviene [...] ma di sicuro dopo mesi di sofferenza ho finalmente ritrovato Dio in me, ho ricominciato a pregare e mi sento molto meglio, il prossimo passo sarà proprio quello di dire a Gesù che sono pronta a fidanzarmi con Lui perché voglio diventare la Sua Sposa!!!

Grazie tantissimo per le tue preghiere e per il tuo sostegno, ad Assisi ho pregato anche per te e per il tuo servizio!

Ti saluto in Cristo Gesù e in Maria madre nostra,

(lettera firmata)


Carissima sorella in Cristo,
                                              sono felicissimo di sapere che hai ritrovato la devozione e il fervore per la preghiera. Secondo me, per il momento è più prudente non parlare ad amici e parenti del tuo desiderio di diventare sposa del Re dei re. Però fai benissimo a considerarti fidanzata di Gesù. Anche Santa Teresa di Lisieux si autodefiniva “fidanzata”, prima di pronunciare i voti coi quali divenne ufficialmente sposa di Gesù Cristo. È davvero una grande grazia avere la vocazione religiosa, ma ti rendi conto? Unirti totalmente a Dio e dedicare tutta la tua vita a Lui. Solo Gesù sarà il Padrone del tuo corpo e del tuo cuore! Tutti gli uomini della terra non sono altro che cenere e polvere in confronto al Redentore Divino. Infatti spesso gli uomini della terra trattano male le proprie spose, mentre Gesù ti tratterà sempre con delicatezza e amore vero. Dio è amore.

Santa Teresa di Lisieux non voleva che il cuore di sua sorella Celina venisse conquistato da un uomo della terra, pertanto pregava il Signore di prendersela coma sposa, e venne esaudita. Anche io continuerò a pregare sin tanto che non saprò che sei stata catturata da Gesù buono in qualche ordine religioso fervoroso e osservante. Non vedo l'ora!

Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Cristo Re e Maria Regina degli Angeli,

Cordialiter

mercoledì 7 dicembre 2016

Avere dei dubbi

Una ragazza vorrebbe donare la sua vita a Dio, ma sta cercando di capire se questa è la Sua volontà. Ogni tanto ha dei periodi di dubbio e sconforto. Ecco una delle sue lettere...

Ti ringrazio per queste tue riflessioni, sono sempre molto preziose. Sai, ho pregato molto affinché potessi capire finalmente cosa Dio ha in serbo per me. Ho affidato tutto nelle sue mani. [...] Dovrei partire a marzo e, fino a quel mese, vorrei comunque vivere brevi esperienze di ritiro. Questi pensieri sulla vocazione mi sono nati pochi giorni prima del mio ultimo esame (osservazione che mi fa riflettere) e tuttora sono vivi, anche se si alternano a periodi di forti dubbi e sconforto. Mi sento piccola piccola, su di uno stradone grande grande, e sento che Dio mi osserva con grande tenerezza e misericordia, ma in silenzio. Ed io non so cosa fare, da che parte andare. Questo suo silenzio è spesso presente nella mia vita, mi mette alla prova, mi forgia, mi fa bollire. Mi parla raramente, giusto quel poco per darmi tanta carica per lunghi periodi rigidi di silenzio. Mi affido comunque e sempre alla volontà di Nostro Signore […]. Non decide Lui per noi, Egli desidera per noi; siamo noi a dover trovare nella nostra fede cieca la forza per dire il nostro sì alla consacrazione. Non voglio nemmeno sperimentare questo stato di vita perché con la ragione posso valutarlo come sicuro, tranquillo e spiritualmente assicurante l’amore di Dio. Non voglio fare questa scelta perché a me piace per me, la voglio fare perché sento che a Lui piace per me, e fin quando non ho questa sensazione resto sempre nel dubbio. Mi farebbe piacere sapere dove poter trovare saggi padri spirituali nella mia zona […] abito a 10 km da [...].

A presto, anima gradita a Dio.
(Lettera firmata)


Carissima in Cristo,
                                   ti incoraggio a continuare nel discernimento vocazionale che hai intrapreso. Perché ci tengo così tanto alle vocazioni religiose? Nel mondo è possibile salvarsi l'anima e cercare la propria santificazione, ma in mezzo a tante occupazioni, distrazioni e tentazioni, è più difficile dedicarsi alla vita devota. E infatti molta gente del mondo vive come se Dio non ci fosse (non mi riferisco solo agli atei, ma anche a molti cristiani). Invece entrando in un buon ordine religioso sarà molto più facile dedicarsi ad amare Dio e a seguire la via della perfezione cristiana. Entrando in un buon ordine, oltre a salvare quasi certamente la propria anima, se ne salveranno tante altre mediante la preghiera e altre forme di apostolato. Ad esempio nel Giorno del Giudizio scopriremo quante anime si sono salvate grazie all'apostolato di Santa Teresa di Lisieux, nonostante vivesse “reclusa” in un monastero di clausura. Se invece di abbracciare la vita religiosa si fosse sposata contro la volontà di Dio, difficilmente avrebbe salvato tante anime.

Coraggio, questo è un periodo importantissimo della tua vita, spero tanto che il Signore voglia prenderti presto tutta per Sé.

In Gesù e Maria,

Cordialiter

sabato 1 ottobre 2016

Addio di Santa Teresa di Lisieux

Riporto la lettera d'addio che Santa Teresa di Lisieux scrisse qualche mese prima di morire a Padre Roulland, sacerdote missionario e suo fratello spirituale.


Fratello mio,
                      [...] Quando riceverà questa lettera, sicuramente avrò lasciato la terra. Il Signore, nella sua infinita misericordia, mi avrà aperto il suo regno e potrò attingere ai suoi tesori per prodigarli alle anime che mi son care. Sia pur certo, fratello mio, che la sua sorellina manterrà le sue promesse, e la sua anima, liberata dal peso dell'involucro mortale, volerà felice verso le lontane regioni da lei evangelizzate. Ah! Fratellino mio, lo sento bene, le sarò molto più utile in cielo che sulla terra ed è per questo che vengo ad annunziarle con tanta gioia il mio prossimo ingresso nella città beata, sicura che parteciperà alla mia gioia e ringrazierà il Signore di offrirmi così il mezzo per aiutarla più efficacemente nelle sue opere apostoliche.

Conto molto di non restare inattiva in cielo; il mio desiderio è di lavorare ancora per la Chiesa e per le anime. È quello che domando al buon Dio e sono sicura che egli mi esaudirà. Forse che gli Angeli non si occupano continuamente di noi senza cessare mai di contemplare il volto di Dio, di perdersi nell'oceano senza rive dell'Amore? Perché Gesù non mi dovrebbe permettere d'imitarli?

Vede bene, fratello mio, che se lascio il campo di battaglia, non lo faccio per il desiderio egoistico di riposarmi; il pensiero della beatitudine eterna fa appena trasalire il mio cuore. Da tanto tempo ormai la sofferenza è divenuto il mio cielo quaggiù e stendo ad immaginare come potrò acclimatarmi in un Paese dove la gioia regna senza mescolanza alcuna di tristezza. Bisognerà che Gesù trasformi la mia anima e le dia la capacità di godere, altrimenti non saprei sopportare le delizie eterne.

Ciò che m'attira verso la patria dei cieli, è la chiamata dei Signore, è la speranza di amarlo finalmente come ho tanto desiderato e il pensiero che portò farlo amare da una moltitudine di anime che lo benediranno in eterno.

Non avrà il tempo, fratello mio, d'inviarmi le sue commissioni per il cielo, ma me le immagino facilmente. Del resto basta che me le accenni appena: capirò a volo e porterò fedelmente i suoi messaggi a nostro Signore, alla nostra Madre Immacolata, agli Angeli, ai suoi Santi preferiti. Domanderò per lei la palma del martirio e le sarò vicino, a reggere la sua mano perché possa cogliere senza sforzo questa palma gloriosa. Poi voleremo insieme felici verso la patria celeste, circondati da tutte le anime che saranno la sua conquista.

Arrivederci, fratello mio, preghi molto per sua sorella; preghi per nostra Madre il cui cuore sensibile e materno non sa rassegnarsi al pensiero della mia partenza.

Conto su di lei per consolarla. Sono, per l'eternità, la sua sorellina

Teresa del Bambino Gesù del Volto Santo

["Gli Scritti" di S. Teresa di Gesù Bambino, Edizioni OCD, traduzione a cura di Dante Giovannini].

martedì 27 settembre 2016

Lettera a Padre Roulland delle Missioni Estere

[Brani tratti dalla lettera di Santa Teresa di Lisieux a P. Roulland, datata 23 giugno 1896].


Reverendo Padre,
                        Ho pensato di fare cosa gradita alla nostra buona Madre offrendole, il 21 giugno, per la sua festa, un corporale e un purificatoio [...]. E' a questa Madre venerata che devo l'intima felicità di essere unita a lei coi legami apostolici della preghiera e della mortificazione [...] Sarei veramente felice di lavorare insieme a lei alla salvezza delle anime. E' per questo scopo che mi sono fatta carmelitana, e non potendo essere missionaria d'azione, ho voluto essere missionaria d'amore e di penitenza come santa Teresa, mia serafica Madre. Da tanto tempo desideravo conoscere un apostolo che fosse lieto di pronunciare il mio nome al santo altare, il giorno della sua prima Messa [...] Quando l'oceano la separerà dalla Francia, si ricorderà [...] che sul monte Carmelo un'anima prega senza posa il divino Prigioniero d'amore per il successo della sua gloriosa conquista. Desidero, reverendo Padre, che la nostra unione apostolica non sia conosciuta da nessuno, fuorché da Gesù, e rivendico una delle sue prime benedizioni per colei che sarà felice di dirsi eternamente la sua indegna sorellina in Gesù Ostia.

Teresa del Bambino Gesù del Volto Santo

["Gli scritti" di S. Teresa di Gesù Bambino, Ezizioni OCD, traduzione a cura di Dante Giovannini].

lunedì 26 settembre 2016

Una lettera della piccola Teresa

[Lettera di Santa Teresina scritta all'età di 11 anni alla sorella Paolina. Dalla lettera già traspare l'intensa vita spirituale vissuta dalla piccola Teresa].


Febbraio 1884

Mia cara Paolina.
Tante volte ho avuto in mente di scriverti per ringraziarti del tuo delizioso libriccino, ma credevo che non fosse permesso durante la quaresima. Anche se in ritardo, ora che so che è permesso, ti ringrazio di tutto cuore. Non puoi immaginarti la mia gioia quando Maria mi ha portato il tuo grazioso libriccino. Mi è sembrato meraviglioso, la cosa più bella che mai avessi visto e non mi stancavo di guardarlo e riguardano. Che belle preghierine vi erano da principio! Le ho recitate con tutto il cuore al Bambino Gesù. Tutti i giorni cerco di fare più pratiche di pietà che posso, e sto attentissima a non lasciarmi sfuggire la minima occasione. Mi piace dire e ripetere ogni momento, nel più profondo del cuore, le piccole preghiere che hanno il profumo delle rose. Che bella raffigurazione vi è all’inizio del libro! E' una colombina che offre il suo cuore al Bambino Gesù. Oh! sì, anch’io voglio adornalo di tutti i fiori più belli che riuscirò a trovare per offrirlo al Bambino Gesù nel giorno della mia prima Comunione e voglio davvero, come dice la prima preghiera, che il Bambino Gesù si trovi così bene nel mio cuore da non pensare più a tornare in cielo...

Ringrazia tanto da parte mia suor Teresa di sant’Agostino della graziosa coroncina di preghiere, e di tutti i ricami che ha fatto sulla bella copertina del mio libro. Abbraccia per me la cara madre Maria di Gonzaga e dille che la sua figliolina le vuole un bene immenso. Leonia e Celina ti abbracciano forte forte. Addio, cara Paolinetta. Ti abbraccio con tutto il cuore.

La tua figliolina che ti vuoi tanto bene.
Teresina

[Tratto dal libro "Gli scritti" di S. Teresa di Gesù Bambino, Ezizioni OCD, traduzione a cura di Dante Giovannini].

sabato 24 settembre 2016

Vocazione di un'adolescente

Una giovanissima ragazza mi ha scritto una bella lettera che pubblico volentieri...

Caro Cordialiter, è da un paio di mesi che seguo il tuo blog, l'ho trovato su internet mentre cercavo informazioni sugli ordini religiosi. Io, solitamente, detesto stare sul computer, ma il tuo Blog lo seguo volentieri! Perdonami se ti do subito del tu, ma vedi, anche se non ti ho mai scritto è come se ti conoscessi e fossi uno dei miei migliori amici, perché nelle parole che scrivi e nei consigli che dai a tante ragazze che come me amano Gesù tanto da voler divenire sue spose, io sento il Cristo che c'è dentro di me! Scusa se non mi sono presentata, mi chiamo [...], ho 15 anni e vivo a [...]. 


Vedi, io come tante altre prima di me, sento la chiamata di Gesù, egli chiamandomi mi culla e mi accarezza come un padre con la bimba, e mi chiama non a essere madre di famiglia, ma sposa di un grande Signore! Io ho 15 anni ora, ma ho fatto in tempo a fumare, frequentare brutte compagnie, essere volgare nel linguaggio, amare le cose materiali e tante altre pessime cose che ora detesto...

Circa un anno e mezzo fa Gesù ha bussato alla porta del mio cuore, e piano piano io gli ho aperto. Però, le cose non sono semplici, io sono minorenne e i miei genitori non sono ancora abbastanza credenti e non hanno purtroppo la giusta fede in Dio per accogliere con gioia questo dono che Gesù mi ha fatto. Abito in un piccolo paese e non ci sono gruppi di giovani o liturgici. La prima persona con cui mi sono confidata è stato il mio parroco, nel quale riponevo stima e fiducia, ma costui non è la persona più adatta. Gli ho chiesto un giorno perché era diventato sacerdote, magari le sue parole potevano essermi di aiuto, e lui in tutta serietà mi ha risposto: "Perché ho fatto un grande sbaglio". Gli ho chiesto di darmi il titolo di una buona lettura spirituale, presentandogli alcuni titoli che ho trovato sul blog, e lui: "Io non leggo questi libri”, e poi ha aggiunto: "Basta leggere queste cose! Leggiti un bel romanzo!” In quel momento i miei occhi sono diventati lucidi.

[…] Sono in contatto con una Servidoras, sempre grazie al tuo blog. Grazie davvero per tutto ciò che fai! Il tuo Blog e le tue parole sul Signore hanno contribuito non solo ad aumentare la mia fede, ma anche a comprendere la volontà di Dio sulla mia anima! Perdonami se ti ho fatto perdere tempo ma ci tenevo così tanto a scriverti e a dirti che sono felice di sapere che ci sono altre persone che come me lottano per amore di Gesù! Come ti dicevo, Gesù piano piano è entrato nel mio cuore prima come un amico e adesso mi invita ad essere sua sposa! Quello che provo non so come si chiama, io credo sia sbagliato dire che è sentimentalismo, non è qualcosa di morboso o ossessivo, ma qualcosa come quell'amore che si ha tra fratelli, fra madre e figlio! O forse nemmeno, perché l'amore che io sento per Gesù è più grande! Sembra quasi come gli adolescenti quando sono innamorati, la prima settimana di "fidanzamento" sono come un solo cuore e una sola anima, poi invece... Con Gesù anche io sento di essere quasi una sola anima con lui, ma la cosa non persiste solo per una settimana ma è presente in me dal giorno in cui il mio cuore l'ha conosciuto!

Grazie per avermi ascoltato, avevo bisogno di scriverti! Pregherò per te e per tutti i lettori del Blog.

A presto,
(lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                        la tua lettera mi è piaciuta molto, poiché mette in luce la grande misericordia di Gesù buono, il nostro amorevole Redentore. Tu eri una persona che viveva mondanamente e offendevi il Signore coi tuoi peccati, ma Egli, nella sua infinita misericordia, ti ha donato la grande grazia della conversione, facendoti capire la bruttezza degli sbagli fatti in precedenza. Chissà quante lacrime di compunzione hai versato nel meditare sull'immenso amore di Dio nei tuoi confronti! Oh, quanto vorrei che tutte le ragazze della tua età comprendessero che lo scopo su questa terra non è quello di diventare ricche, belle e famose, sfrenandosi nei divertimenti mondani! In realtà siamo stati creati per conoscere, amare e servire Dio, nella speranza di salvarci l'anima e andare in Cielo ad amarlo per sempre. Su questa terra siamo solo di passaggio per breve tempo, la nostra vera Patria è il Paradiso, ma dobbiamo impegnarci per meritarlo, evitando di peccare e praticando le virtù cristiane. La nostra vita in questo mondo è solo una prova, cioè dobbiamo dimostrare a Dio di amarlo con tutto il cuore e sopra ogni cosa, osservando i suoi Comandamenti. Purtroppo, tanta gente vive paganamente, attaccando il cuore alle cose materiali che svaniranno nell'ora della morte. Ma Gesù nel Vangelo ci ha ricordato che non giova a nulla guadagnare il mondo intero, se poi si perde l'anima propria. Dobbiamo pensare sempre che tutto è vanità delle vanità, fuorché amare e servire il Signore.

Sono felicissimo di sapere che ardi dal desiderio di divenire sposa di Gesù Cristo. Lui è il miglior sposo che una donna possa avere, poiché è un bene infinito. Gli uomini della terra spesso tradiscono e fanno soffrire le proprie mogli, invece Gesù consola le sue caste spose con delle ineffabili gioie spirituali che valgono molto di più delle false gioie dei mondani. È meraviglioso sentirsi attrarre dalla vita religiosa già a 15 anni, anche Santa Teresa di Lisieux e tante altre sante hanno sentito la chiamata di Gesù in giovanissima età. Questa però è anche un'impegnativa prova d'amore. Infatti, mente una ragazza maggiorenne può tranquillamente abbracciare la vita consacrata anche se i suoi genitori sono contrari, invece una ragazza minorenne deve avere il loro permesso, oppure attendere di compiere i 18 anni. Purtroppo, molte giovani ragazze non hanno saputo perseverare nella vocazione, l'hanno persa, e sono rimaste nel mondo dove hanno condotto una vita poco cristiana. Ecco perché dico che avere la chiamata a 15 anni è una prova d'amore, perché per amore di Gesù bisogna sopportare tanti ostacoli e rimanere fedeli alla vocazione, costi quel che costi. Coloro che rimangono fedeli sino alla consacrazione, dimostrano di amare davvero il Signore con tutto il cuore e sopra ogni altra cosa. Coraggio, combatti come un valoroso soldato per difendere strenuamente la vocazione! In cambio della tua fedeltà, Dio ti ricompenserà abbondantemente, nessuno può superarlo in generosità.

Come tu stessa hai notato, non è facile trovare una buona guida spirituale con cui confidarsi. A volte capita che persino dei preti scoraggino i giovani dall'abbracciare la vita religiosa. Diceva Sant'Alfonso Maria de Liguori che costoro sono stati ordinati senza avere la vocazione o senza sapere che cosa fosse la vocazione. Sant’Agostino addirittura diceva di non aver mai visto degli uomini più perversi e profondamente corrotti di quelli che son diventati cattivi nella vita religiosa. Preghiamo per la loro conversione, c'è tanto bisogno di sacerdoti santi e zelanti.

Sono felicissimo di sapere che sei in contatto con una suora delle Servidoras. Io ho molta stima di queste religiose, apprezzo tantissimo il loro fervore, la loro gioiosa carità fraterna e il loro zelo per la salvezza delle anime.

Spero di esserti stato di qualche utilità, ma rimango a tua disposizione qualora volessi farmi delle domande. Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Gesù e Maria,

Cordialiter

lunedì 19 settembre 2016

Trovare marito a 41 anni

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Le donne che sentono di avere la vocazione matrimoniale e vorrebbero trovare un fidanzato cristiano, possono leggere il seguente annuncio cliccando qui.


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Per una donna nubile è ancora possibile trovare un marito a 41 anni? La risposta è sì: anche una donna quarantunenne può trovare un coniuge, ma affinché il matrimonio sia felice è importante selezionare con cura il futuro sposo. Ma quali caratteristiche deve avere un uomo da sposare? A tal proposito pubblico un brano tratto dagli scritti di Pierre Dufoyer.



Lo scopo, che caratterizza l'aspetto propriamente coniugale del matrimonio, è il progresso reciproco degli sposi, attraverso lo scambio che li arricchisce. Così ci è offerto il compito di delineare quello che uno sposo deve donare alla moglie, per farla felice. Egli deve conoscere quello che la donna attende da lui e quello che essa veramente cerca nel matrimonio. Studiando la psicologia della donna, l'uomo è in grado di penetrare sempre più la natura della compagna della sua vita e di farsi un concetto esatto delle sue idee sull'amore. L'esperienza dimostra che vi sono numerosi matrimoni infelici, nei quali l'uomo e la donna non si comprendono sufficientemente e non si fanno reciprocamente e totalmente felici. Vorremmo perciò aiutare gli sposi ad evitare gli errori ed a realizzare meglio il loro compito. Noi ci atterremo ai soli elementi essenziali ed universali dell'anima femminile. Si incontrano però sempre sfumature ed ombreggiature individuali ed anche casi anormali, che tralasceremo di considerare perché richiederebbero uno studio speciale. La chiave per conoscere la psicologia della donna è costituita prevalentemente dalla ricchezza del suo cuore, dalla sua vita sentimentale e dalla sua sensibilità psichica spiccata (...). La sua forza è il suo cuore. Essa possiede una capacità di sentimento particolarmente sveglia, perciò reagisce anche in modo straordinariamente intenso a tutte le impressioni. Un contegno gentile e premuroso nei suoi riguardi, le prove tangibili di affetto le recano una vivida gioia, quale raramente o per nulla si riscontra nell'uomo. Al contrario, una canzonatura, una indifferenza, una distrazione, un biasimo ed una critica lasciano nella donna un'impressione più durevole che nell'uomo. (...)

Una donna che ama conosce mille possibilità per essere premurosa, mostrare delicatezze e recare piacere. In quest'arte è straordinariamente ingegnosa. Essa sì domanda di continuo che cosa possa piacere all'amato e si dà premura per realizzarla. D'altra parte, nelle donne dominano antipatie, scaltrezze, malignità più marcate, piccole gelosie più accentuate. Il marito non trascuri mai queste caratteristiche psicologiche e pensi quale importanza possano aver per la moglie quelle minime piccolezze, che ai suoi occhi sono “ridicole”, può essere certo che non esagererà mai mostrandosi pieno di riguardi e di gentilezze, poiché la felicità della sua sposa dipende ampiamente dalla sua accentuata sensibilità psicologica.

(...)

(Lo sposo) dovrà ricordarsi che farà felice la moglie innanzi tutto e soprattutto quando la circonderà di un amore ricco di sentimento e che sgorga dal cuore, di quell'amore che rimane il primo sogno di una fidanzata. (...) Senza amore, la sua anima s'atrofizza. Certamente da suo marito si attende fermezza, però una fermezza amorevole. In lui ricerca forza, però una forza unita alla delicatezza. Vuole forza maschia, che però deve essere intessuta di amore e di affetto. Allorché si sforza di scoprire cautamente la natura della propria moglie, l'uomo deve preoccuparsi di possedere tutte le qualità veramente maschili, però senza i difetti concomitanti. Sia calmo, padrone di sé, dotato di carattere, sicuro ed energico nel suo contegno. Con il suo comportamento risoluto nelle vicende e difficoltà della vita, egli infonde alla moglie un rasserenante sentimento di sicurezza e di fiducia. Per contro, le brame di dominio conducono facilmente ad un atteggiamento che si estrinseca in violenza brutale o mancanza di riguardo, in freddezza glaciale o in gretto sfoggio di potenza, di boria e tirannia: tutti pericoli che minacciano l'uomo incapace di disciplinare le sue forze e di frenare il suo impeto. Chi ha capito il segreto della vera autorità, saprà pure unire fermezza e delicatezza, forza e dolcezza. Ma allora riuscirà anche a scoprire la natura della moglie e farla felice. In uno sposo di tal sorta, v'è tanta fermezza e coraggio, che può compiere i doveri e sopportare le prove della vita. Però v'è pure il rovescio della medaglia. La natura della donna, particolarmente sensibile ed emotiva, per quanto possa sembrare incantevole anche all'uomo, non è immune da alcuni difetti. Talvolta il suo modo di fare urta la suscettibilità dello sposo.

(...)

A contatto della donna amata l'uomo ha trovato quei tesori del cuore che nessun'altra creatura umana offrirà mai più. Perciò è obbligato a tollerarne con indulgenza le debolezze del carattere. (...) II marito non perda mai la calma, neppure per reagire alla vita emotiva della moglie. In questo caso è necessario un valido aiuto e non un acerbo biasimo, poiché non vi è alcuna disposizione cattiva. Lo sposo premuroso deve assumere il compito che lo destina ad essere sostegno e protezione della propria moglie. Con fermezza, commista a dolcezza, ne guidi la sensibilità, che costituisce il tratto fondamentale della sua natura e ne fa un essere incantevole, anche se cosi irrazionale, eccitabile e, perciò, così esuberante.



(Brani tratti da "L'uomo nel matrimonio", di Pierre Dufoyer, Edizioni Paoline, 1957)

domenica 18 settembre 2016

Pensieri devoti sulla Madonna

[Pensieri mariani tratti dagli scritti di Don Luigi Guanella]


Lo Spirito Santo pose nel cuore a Maria la Purezza per essenza, Gesù, che si pasce tra i gigli immacolati e che è lo Sposo dei Vergini.

Le api che più si fermano sui fiori sono le più elette: le anime nostre diverranno tanto più care quanto più premurose poseranno sui fiori delle virtù della Santa Vergine.

In un eccesso di amore Dio creò i cieli, la terra, l’uomo; ma in un eccesso più grande creò Maria.

In ossequio alla Vergine si raccomanda qualche mortificazione almeno in ogni sabato.

Quando anche tutti i Santi del Cielo mi gridassero: «sei perduto»; se Maria dice una parola in mio favore, io non temo.

Come figli che mai si staccano dalla propria genitrice, facciamoci animo ad invocare Maria!

Se Maria non ci abbandona, noi saremo salvi per sempre.

Amiamo tanto la nostra santa Madonna della Provvidenza! Amiamo Maria e parliamo a tutti di Maria, perché essa è Regina dei Sacerdoti, di tutti è Madre ed è Porta per ascendere alla grazia del Divino Figlio Gesù!

Oltre che nel Divino Cuore, la nostra fiducia è riposta nel Cuore Immacolato della Vergine Madre di Gesù Cristo, che noi chiameremo nostra Madre, tutta buona e tutta clemente.

giovedì 15 settembre 2016

Trovare un marito a 38 anni

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Per una donna nubile è ancora possibile trovare un marito a 38 anni? La risposta è sì: anche una donna trentottenne può trovare un coniuge, ma affinché il matrimonio sia felice è importante selezionare con cura il futuro sposo.



Dagli scritti di Don Federico Tillmann.


Se arduo passo è quello del matrimonio, se importantissima è la buona riuscita di esso per il bene temporale ed eterno dei coniugi e della prole, come per quello della società umana, sarà grave dovere quello di effettuare una consapevole ed accurata preparazione ai doveri ch’esso comporta e di determinarsi inoltre alla scelta dopo ponderata riflessione.

La migliore preparazione per un matrimonio felice è una gioventù trascorsa in purezza, nel corso della quale il futuro sposo si sia andato abituando alla disciplina e al dominio di sè. Il giovane moralmente e religiosamente fondato e maturato porta con sè la garanzia di diventare buon marito e buon padre, così come la giovane seria e pia sarà domani una sposa e una madre secondo il cuore di Dio. Sarà loro possibile di educare i figli in modo che siano a loro volta dei buoni cristiani, instillando in essi insieme con l’amore di Dio anche un affetto illuminato per lai patria e per i propri connazionali.

L’atto più importante della preparazione prossima al matrimonio è, come ovvio, la scelta accurata del coniuge, scelta in cui dovrà tenersi conto delle qualità di salute, della cultura e della posizione sociale; elementi tutti che concorrono per una unione felice e non si possono senza pericolo trascurare. Per quanto l'inclinazione del sentimento possa essere forte, tuttavia casa non deve accecare così da non consentire la visione dei difetti e delle manchevolezze, anzi quando seri inconvenienti si rivelino essa dovrà cedere per il bene vero di ambe le parti. 

(...)

Perchè l’unione possa essere veramente intima e profonda dal lato spirituale, la Chiesa in linea di principio riprova il matrimonio tra persone di fede diversa; solo lo consente, tollerandolo, quando vi siano motivi gravi e sia assicurata la celebrazione del matrimonio cattolico e la cattolica educazione della prole. In tali unioni manca quello che è il presupposto di una completa intimità di sentire: quando i coniugi non sono uniti nei sentimenti più profondi, nella fede comune, non può sorgere una società coniugale santa ed eletta secondo il modello della unione di Cristo con la Chiesa. L’esperienza di ogni giorno dimostra poi che in tali unioni manca per la educazione dei figli quella vitale forza religiosa e quel calore che sono necessari: ed è ancora quotidiana constatazione che in tali matrimoni sorgono presto attriti (...) e difficoltà o rimpianti che spesso conducono alla disarmonia nella convivenza e sono causa di tormento spirituale per ambo le parti. 

I fidanzati cristiani trascorreranno il periodo del loro fidanzamento in purezza, in preghiera, ricevendo i Sacramenti nell’intento di prepararsi al matrimonio. Se in questo tempo, invece della stima e del rispetto reciproco, dovessero sorgere sfrenatezza e disistima, sarà con ciò minata la base della futura felicità. La fidanzata che non si sente sicura contro la passionale violenza del futuro sposo e si vede privata di quel rispetto di cui ha diritto, non può aspettarsi nello stato coniugale da parte di lui quel delicato riguardo e quella padronanza dei sensi, che sono indispensabili per la felicità del matrimonio. 


(Brano tratto da "Il Maestro chiama - Compendio di morale cristiana", di Don Ferederico Tillmann, traduzione di Don Carlo Colombo, Morcelliana, 1940).

venerdì 9 settembre 2016

Letture spirituali

Ripubblico il testo di una lettera di una ragazza attratta dalla vita religiosa.

Salve, 
           ti ringrazio per avermi risposto subito e per i tuoi preziosi consigli; [...] ne sono molto sollevata. Perciò credo che non dovrei perdere neanche un momento per esaudire il prima possibile il desiderio di Gesù. Essendo una studentessa (frequento il terzo dei cinque anni di liceo) non so come comportarmi per evitare che nulla della mia vocazione vada perso. Mi sento attratta dalla vita contemplativa della clausura, ma non so se sia veramente questa la mia strada e non vorrei mai scegliere un ordine perché "mi fa più comodo" di un altro. Quindi se potessi darmi dei consigli su come capire a quale ordine il Signore mi chiama, ti sarei molto grata.

Concordo sull'importanza di fare un'esperienza vocazionale in qualche monastero e, potendo, la farei anche subito, ma sinceramente non so come chiederlo ai miei genitori, non avendo mai fatto un ritiro spirituale, e dubito che a quest'età mi lascerebbero andare per più giorni senza farmi altre domande più specifiche.

[…] Potresti informarmi su monasteri di stretta osservanza nella mia zona e darmi dei consigli sui vari ordini, su come contattarli...? Da sola ho paura di cadere nella tentazione di scegliere la comodità e non ciò a cui sono chiamata e non saprei proprio da dove partire. Infine come posso prepararmi interiormente per essere una sposa un po' più degna di Cristo?

Grazie infinite per la disponibilità,

(Lettera firmata)


Carissima sorella in Cristo,
                                               quale ordine religioso scegliere? Non è semplice rispondere, poiché a volte si è indecisi su varie congregazioni osservanti. In genere bisogna ascoltare le proprie inclinazioni. Alcune ragazze sono portate per l'evangelizzazione, altre per la cura dei poveri e degli ammalati, altre ancora per la vita contemplativa nella clausura. Sono rimasto sorpreso nel constatare che molte lettrici che mi hanno contattato sono attratte dalla clausura; si tratta di una scelta forte e radicale adatta solo ad anime ardite desiderose di immolarsi.

A volte la propria attrattiva non corrisponde alla vocazione designata da Dio. La celebre suor Consolata Betrone da giovane si sentiva attratta dagli ordini di vita attiva. Fece tre prove ma andarono male. A quel punto il suo confessore le propose di provare in un ordine di clausura, nel quale riuscì ad entrare e a vivere santamente.

Adesso cosa devi fare? Eccoti alcuni consigli.

Nel tempo libero cerca di fare molta lettura spirituale. È importante che tu legga libri di sicura fede, ad esempio quelli scritti dai santi. Ti raccomando “Storia di un'anima” di Santa Teresa di Lisieux, il “Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica”, “Le Glorie di Maria”, “Riflessioni devote” e “Pratica di amar Gesù Cristo” tutti e tre di Sant'Alfonso Maria de Liguori, e infine “L'imitazione di Cristo” (autore anonimo). Questi libri sono tutti facilmente reperibili, e “Storia di un'anima” e “L'imitazione di Cristo” puoi trovarli anche nella versione audio mp3.

Cerca un direttore spirituale con cui confidarti. Deve essere ricco di dottrina, carità e prudenza, altrimenti c'è pericolo. Purtroppo è difficilissimo trovarne uno davvero adatto a questo scopo.

Santa Teresa di Lisieux quando viveva ancora nel secolo si considerava fidanzata di Gesù (con la professione religiosa divenne sua sposa). Anche tu adesso devi considerarti fidanzata del Redentore Divino e devi comportarti come tale. Pertanto devi disinteressarti di tutte le cose che piacciono tanto ai mondani: discoteca, gossip, divertimenti sfrenati, moda, corteggiamenti, cupidigia per le ricchezze, oroscopi, superstizioni varie e cose di questo genere. “Vanitas vanitatum et omnia vanitas”.

Non permettere a nessuno dei tuoi compagni di classe di prendersi troppa confidenza con te, ad esempio tenendoti mano nella mano, prendendoti a braccetto, e in altri atteggiamenti tipici dei corteggiatori. Io desidero solo che tu faccia la volontà di Dio, e se Lui ti desidera come sua sposa, sarebbe triste se tu donassi il tuo cuore ad una povera creatura umana, anziché al Re del Cielo.

Se possiedi trucchi personali (rossetto, rimmel, smalto per le unghie, ecc.) buttali via nell'immondizia senza che i tuoi familiari se ne accorgano. Una fidanzata di Gesù non ha bisogno di queste cose. Se ti hanno regalato dei vestiti che offendono il pudore e che sono di scandalo al prossimo (minigonne, magliette troppo scollate, ecc.) buttali via nella pattumiera. Nessuna donna dovrebbe indossare questi abiti vergognosi.

Ti incoraggio a perseverare con ardore nel percorso vocazionale che hai intrapreso.

In Corde Matris,

Cordialiter

mercoledì 7 settembre 2016

Pregare, pregare, pregare!

Tempo fa una ragazza mi ha confidato di non riuscire a studiare, perché si sente attrarre dalla preghiera.

Ciao, sono [...], ho 22 anni e sono in crisi! Perché mi trovo su un bivio, dove non so che strada prendere! Io studio ingegneria civile, ma in quest'ultimo anno ho fatto solo 4 esami, e ora non riesco a studiare. Ad agosto ho fatto servizio al [..], ma quando sono tornata a casa ero felice e pensavo di riuscire a studiare, ma non ci sono riuscita, perché passo giornate intere a pregare. Io sento che Dio mi stia chiamando! Però mi sento in colpa perché non riesco a studiare! Vorrei farmi 2 esami in questa sessione, ma come faccio? Io ci provo a studiare, ma ho il pensiero sempre rivolto a Dio e prego sempre! Poi penso: chissà forse Lui vuole che io studio e invece non ci riesco, e mi sento in colpa.

Però mi sento fortemente chiamata, anche quando leggo il Vangelo o la Bibbia, sento che Lui mi dice: seguimi e lascia tutto ciò che hai. Sento un forte bisogno di dedicare la mia vita a Lui e al prossimo. E poi è capitato un giorno che sono riuscita a studiare (poco), però sentivo che mi mancava qualcosa, non è come lo scorso anno che quando studiavo ero soddisfatta e felice. Ora queste materie le odio, non mi dicono più niente, mentre prima le amavo! [...] Tu cosa mi consigli di fare? Non so se insistere con lo studio o continuare a pregare come sto già facendo.

Grazie per la tua attenzione!

Cara sorella in Cristo,
                                   è davvero “curiosa” questa tua forte attrazione per la preghiera che, quasi fosse una calamita, ti stacca dai libri universitari e ti porta a Gesù buono. Oh, quanto vorrei che questa “calamita” attirasse alla preghiera tante altre persone! :-)

In effetti, se hai sempre voglia di pregare, sarà difficile continuare a studiare e terminare l'università. Diceva Sant'Alfonso che quando una persona si sente chiamata alla vita religiosa, deve subito darsi da fare per poter adempiere alla divina vocazione. Però, certi ordini preferiscono far terminare gli studi (almeno quando sono giunti verso il termine) prima di accogliere una persona in convento. Insomma, in questi casi si agisce “caso per caso”.

Secondo me l'ideale sarebbe poter fare un'esperienza vocazionale in un ordine fervoroso e osservante, per vedere se ti senti portata per la vita religiosa. Se non sai a chi rivolgerti, ti consiglio di contattare le "Serve del Signore e della Vergine di Matarà" (dette anche "Servidoras"). Quest'ordine ha sia il ramo di attiva, sia quello di vita contemplativa in clausura. Le suore del ramo attivo sono impegnate su tutti i fronti: dall'apostolato coi giovani a quello con gli anziani, dalla carità verso i poveri all'apostolato della cultura, dalle missioni estere all'apostolato nelle parrocchie italiane. Si occupano di asili, scuole, editoria, esercizi spirituali, campi estivi, assistenza ai disabili, apostolato vocazionale, aiuto materiale ai poveri affamati, ecc. Insomma, ovunque c'è bisogno di evangelizzazione, le Servidoras sono presenti con il loro zelo apostolico. Queste suore (in maggioranza giovani) rispondono volentieri alle domande che le rivolgono le ragazze in discernimento vocazionale come te. Puoi contattarle e dirle le stesse cose che hai detto a me. Queste gioiose e caritatevoli suore ti sapranno consigliare quel che è meglio fare. Ecco il loro indirizzo: vocazione@servidoras.org

Ti saluto cordialmente in Gesù e Maria,

Cordialiter

martedì 26 luglio 2016

Trovare un marito a 39 anni

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Molte donne si domandano se sia ancora possibile trovare un marito a 39 anni. Sì, anche una donna di questa età può trovare un coniuge, ma affinché il matrimonio sia felice è importante selezionare con cura il futuro sposo.

Le donne che sentono di avere la vocazione matrimoniale, ma non riescono a trovare un fidanzato cristiano, possono leggere il seguente articolo cliccando qui.

Ma quali caratteristiche deve avere un uomo da sposare? A tal proposito pubblico un brano tratto dagli scritti di Pierre Dufoyer.



Lo scopo, che caratterizza l'aspetto propriamente coniugale del matrimonio, è il progresso reciproco degli sposi, attraverso lo scambio che li arricchisce. Così ci è offerto il compito di delineare quello che uno sposo deve donare alla moglie, per farla felice. Egli deve conoscere quello che la donna attende da lui e quello che essa veramente cerca nel matrimonio. Studiando la psicologia della donna, l'uomo è in grado di penetrare sempre più la natura della compagna della sua vita e di farsi un concetto esatto delle sue idee sull'amore. L'esperienza dimostra che vi sono numerosi matrimoni infelici, nei quali l'uomo e la donna non si comprendono sufficientemente e non si fanno reciprocamente e totalmente felici. Vorremmo perciò aiutare gli sposi ad evitare gli errori ed a realizzare meglio il loro compito. Noi ci atterremo ai soli elementi essenziali ed universali dell'anima femminile. Si incontrano però sempre sfumature ed ombreggiature individuali ed anche casi anormali, che tralasceremo di considerare perché richiederebbero uno studio speciale. La chiave per conoscere la psicologia della donna è costituita prevalentemente dalla ricchezza del suo cuore, dalla sua vita sentimentale e dalla sua sensibilità psichica spiccata (...). La sua forza è il suo cuore. Essa possiede una capacità di sentimento particolarmente sveglia, perciò reagisce anche in modo straordinariamente intenso a tutte le impressioni. Un contegno gentile e premuroso nei suoi riguardi, le prove tangibili di affetto le recano una vivida gioia, quale raramente o per nulla si riscontra nell'uomo. Al contrario, una canzonatura, una indifferenza, una distrazione, un biasimo ed una critica lasciano nella donna un'impressione più durevole che nell'uomo. (...)

Una donna che ama conosce mille possibilità per essere premurosa, mostrare delicatezze e recare piacere. In quest'arte è straordinariamente ingegnosa. Essa sì domanda di continuo che cosa possa piacere all'amato e si dà premura per realizzarla. D'altra parte, nelle donne dominano antipatie, scaltrezze, malignità più marcate, piccole gelosie più accentuate. Il marito non trascuri mai queste caratteristiche psicologiche e pensi quale importanza possano aver per la moglie quelle minime piccolezze, che ai suoi occhi sono “ridicole”, può essere certo che non esagererà mai mostrandosi pieno di riguardi e di gentilezze, poiché la felicità della sua sposa dipende ampiamente dalla sua accentuata sensibilità psicologica.

(...)

(Lo sposo) dovrà ricordarsi che farà felice la moglie innanzi tutto e soprattutto quando la circonderà di un amore ricco di sentimento e che sgorga dal cuore, di quell'amore che rimane il primo sogno di una fidanzata. (...) Senza amore, la sua anima s'atrofizza. Certamente da suo marito si attende fermezza, però una fermezza amorevole. In lui ricerca forza, però una forza unita alla delicatezza. Vuole forza maschia, che però deve essere intessuta di amore e di affetto. Allorché si sforza di scoprire cautamente la natura della propria moglie, l'uomo deve preoccuparsi di possedere tutte le qualità veramente maschili, però senza i difetti concomitanti. Sia calmo, padrone di sé, dotato di carattere, sicuro ed energico nel suo contegno. Con il suo comportamento risoluto nelle vicende e difficoltà della vita, egli infonde alla moglie un rasserenante sentimento di sicurezza e di fiducia. Per contro, le brame di dominio conducono facilmente ad un atteggiamento che si estrinseca in violenza brutale o mancanza di riguardo, in freddezza glaciale o in gretto sfoggio di potenza, di boria e tirannia: tutti pericoli che minacciano l'uomo incapace di disciplinare le sue forze e di frenare il suo impeto. Chi ha capito il segreto della vera autorità, saprà pure unire fermezza e delicatezza, forza e dolcezza. Ma allora riuscirà anche a scoprire la natura della moglie e farla felice. In uno sposo di tal sorta, v'è tanta fermezza e coraggio, che può compiere i doveri e sopportare le prove della vita. Però v'è pure il rovescio della medaglia. La natura della donna, particolarmente sensibile ed emotiva, per quanto possa sembrare incantevole anche all'uomo, non è immune da alcuni difetti. Talvolta il suo modo di fare urta la suscettibilità dello sposo.

(...)

A contatto della donna amata l'uomo ha trovato quei tesori del cuore che nessun'altra creatura umana offrirà mai più. Perciò è obbligato a tollerarne con indulgenza le debolezze del carattere. (...) II marito non perda mai la calma, neppure per reagire alla vita emotiva della moglie. In questo caso è necessario un valido aiuto e non un acerbo biasimo, poiché non vi è alcuna disposizione cattiva. Lo sposo premuroso deve assumere il compito che lo destina ad essere sostegno e protezione della propria moglie. Con fermezza, commista a dolcezza, ne guidi la sensibilità, che costituisce il tratto fondamentale della sua natura e ne fa un essere incantevole, anche se cosi irrazionale, eccitabile e, perciò, così esuberante.



(Brani tratti da "L'uomo nel matrimonio", di Pierre Dufoyer, Edizioni Paoline, 1957)

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